Nel 1957 all’alba del boom economico, mentre la Fiat 600 era sul mercato ormai da due anni, la Fiat di Valletta aveva affidato da ormai 4 anni all’ingegner Dante Giacosa l’incarico di portare a termine il progetto di una vettura destinata a far sedere in macchina gli italiani.
Ne nacque la 500 che adesso noi, oltre 60 anni dopo, ricordiamo come un modello iconico, un auto costruita in oltre 4.250.000 esemplari.
Modello talmente iconico che la Fiat nel 2007, con un progetto decisamente ruffiano, decise di replicarlo reinventando la 500 chiave moderna
Ne è uscito un modello che ha affascinato subito chi aveva guidato la prima 500, sbarazzina e divertente, dove il motore posteriore e la trazione posteriore la rendevano decisamente interessantee anche se scarsa di cavalleria.
La 500 degli anni 2000 è stata però amata anche da chi la prima non l’aveva mai guidata diventando subito un modello alla moda nonostante un prezzo non proprio popolare.
Ora la Fiat ha scelto il suo modelli iconico per entrare nel mondo dell’elettrico presentando a Milano la terza generazione che tornerà ad essere prodotta a Miarafioni così come la prima 500 investendo 1,5 Mld di Euro.
Lunga 361 cm ( 4 in più di quella del 2007) garantisce 320 km di autonomia di autonomia nel ciclo Wltp grazie ad una batteria da 42 kwh anche se probabilmente sono più realistici 250, la possibiltà di ricarica rapida fino a 85 kw riuscendo così a ricaricare le batterie all’80% in 35 minuti e guadagnare 50 km di autonomia in 5 minuti …. Non male direi …
Fiat ha dotato l’edizione di lancio anche di una Wall box che non ha bisogno di installazione per la ricarica a 3 Kwh ed è già predisposta per l’upgrade a 7 kwh
Una potenza di 85 kw ovvero 118 cv per 150 km/h di velocità massima e da zero a 100 in 9”.
Decisamente più veloce della nonna ….
E se qualcuno si lamenta del suono del motore è carina la soluzione adottata da Fca dove l’avvvisatore acustico può essere completamente personalizzato sostituendone il suono con la musica che si preferisce.
Bella la linea, i designer hanno abbassato il cofano cambiando i fanali: ora una palpebra luminosa ti fa l’occhiolino quando i fari full led si illuminano e la macchina sembra ammiccarti civettuola.
Visivamente l ‘auto è più larga e più lunga della sua mamma acquistando così presenza scenica dato che è più lunga di 6 cm e più larga di altrettanto riuscendo così ad aumentare il passo di 2 cm.
La fiancata scorre veloce con una linea di cintura molto marcata, evidenziata dall’inedita soluzione delle frecce sporgenti dal cofano come il flap di un caccia, linea interrotta solo dalle maniglie delle portiere che non sono più a vista ma incassate nel corpo vettura dove un pulsante a comando elettrico a sfioramento consente l’apertura della vettura.
Sicuramente i designer del centro stile Fiat hanno lavorato molto anche sugli interni a partire dal cruscotto completamente digitale configurabile dai tasti sulle razze del volante, pure lui completamente nuovo, realizzando una plancia che ricorda quella della nonna del ’57.
