Avvertenza : l’efficacia del provvedimento, per quanto riguarda la concessione di prestiti sino a 25.000 Euro garantiti al 100 % è vincolata all’approvazione dello stesso da parte della Commissione Europea, così come previsto dall’articolo 108 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea. Fino a quel momento continuano a valere le regole, ove migliorative, rispetto alle precedenti, stabilite dal Decreto Cura Italia.
Scopo di questo decreto è dare all’aziende fino al 31 Dicembre 2020 un’iniezione di Liquidità per poter affrontare i pagamenti più importanti in scadenza a breve attraverso finanziamenti agevolati con rimborsi fino a 6 anni e inizio del rimborso fino a 24 mesi con un periodo di preammortamento sino a 24 mesi.
Il decreto prevede:
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La possibilità per le Piccole e medie imprese (fino a 499 dipendenti) ed ai professionisti di ottenere entro la fine del 2020 prestiti a tassi agevolati da rimborsare in 6 anni con un periodo di preammortamento, in cui si pagano solo gli interessi, di durata non maggiore di 24 mesi;
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Prestiti fino a 25.000 Euro garantiti al 100% dallo Stato attraverso il Fondo di garanzia dello Sviluppo economico senza nessuna analisi del merito creditizio da parte del Fondo per un importo massimo pari al 25% del fatturato;
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Le Pmi che hanno un fatturato fino a 3,2 Mln di Euro potranno ottenere un finanziamento pari al minore importo tra il 25 % del loro fatturato ed 800 mila Euro, garantito al 100%, se almeno il 10 è garantito da Consorzi di Garanzia privati ed il rimanente 90 dallo stato;
Per le altre aziende invece la garanzia, che prevede la valutazione della richiesta di finanziamento da parte del soggetto erogatore (di solito Banca), copre il :
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90% per le aziende con meno di 5mila dipendenti e 1,5 miliardi di fatturato;
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80% con più di 5mila dipendenti e fatturato tra i 1,5 ed i 5 miliardi;
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70 % se il fatturato è più grande;
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Per queste aziende, diverse dalle PMI, in ogni caso la dimensione del prestito non potrà superare il 25% del fatturato 2019 od il doppio delle spese per il personale, dovranno essere fatti accordi con i sindacati su eventuali tagli occupazionali, finanziamenti varranno solo per spese destinate agli stabilimenti italiani, né potranno essere erogati dividendi;
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Potranno essere ammesse a tutti questi finanziamenti anche imprese con inadempienze probabili o con esposizioni “scadute o sconfinanti deteriorate”, a patto che questa classificazione sia avvenuta dopo il 31 gennaio 2020;
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Possibile l’accesso anche per le aziende ammesse alla procedura del concordato con continuità aziendale dopo il 31 dicembre 2019;