110 Modi per spendere 100 e pagare zero

9 Mag    Senza categoria

Se Dio vuole questa settimana è finalmente partita la fase 2 anche se, a giudicare da chi ha aperto e chi no, sarebbe meglio parlare di fase 1.1.

Così, nell’attesa del decreto Aprile che, in ritardo di almeno 20 giorni sui bisogni della gente, è nel frattempo diventato il Decreto Maggio, escono le prime indiscrezioni.

Già il 28 Aprile il ministro Patuanelli nell’intervista al Sole24 Ore aveva lanciato l’idea: un grande Ecobonus per gli efficientamenti energetici.

Detraibili al 100% con “sconto in fattura con la cessione dell’intero beneficio fiscale da chi ordina i lavori all’impresa che li esegue.”

Poi durante la settimana l’idea ha cominciato a prendere corpo.

Il 5 il Sole24 Ore annunciava  che la detrazione di imposta , negli annunci, era passata al 110 % in 5 anni  ma soprattutto cedibile alle banche od alle imprese che effettuano i lavori.

Poi il 7 il sole ha annunciato che la possibilità di cedere il credito era allargato “anche agli interventi di manutenzione e ristrutturazione semplici che oggi sono agevolate con il 50 o il 65%”.

Infine ieri il sole di ieri ci ha spiegato che il super bonus ci sarà se mettiamo il cappotto ad almeno il 25 % della casa ….o cambiamo la vecchia caldaia con impianto a pompa di calore che faccia caldo freddo e tiepido, ah no acqua calda,  ….. oppure cambiamo la caldaia a gasolio che aveva messo il nonno con un impianato di riscaldamento di ultimissima generazione.

E nei primi due casi ci puoi aggiungere anche i pannelli solari e la colonnina per l’auto elettrica che hai visto in concessionaria e ti farebbe entrare in centro storico anche quando è chiuso al traffico.

Insomma se a casa tua fai lavori di riqualificazione energetica, ovvero fai quei lavori che ti faranno spendere meno per stare al caldo d’inverno ed al fresco d’estate, ti puoi detrarre in 5 anni l’intera spesa dalle imposte.

Non solo, invece di pagare l’impresa, puoi decidere di cederle il credito evitando così di pagare la fattura dei lavori all’impresa.

La quale potrà decidere di a sua volta se detrarsi il credito in 5 anni o cederlo alla banca che le presta i soldi per comprare il materiale.

Semplice e bellissimo no?

L’uovo di colombo direi.

Peccato che non tutti dobbiamo per forza cambiare la caldaia o mettere il cappotto, le case recenti ce le hanno già queste cose.

Al massimo potranno aggiungere qualcosina con la solita detrazione.

E poi, stamattina, la doccia fredda di Repubblica ha quando annuncia che “La Ragioneria ha inviato un altolà alle proposte di super ecobonus oltre il 100% proposto dai grillini Fraccaro e Patuanelli: costa 3 miliardi in due anni e 33 fino al 2034. Un po’ troppo per trovare le coperture.”

Scusate sin qui abbiamo scherzato e ci siamo fatti prendere la mano con gli annunci ?

Mah, mi sembrava un’idea troppo intelligente.

Staremo a vedere se riusciranno veramente ad inventarsi il modo per far lavorare un po’ di imprese o saranno stati solo annunci.

Perché se non facciamo ripartire le piccole impresa, la cosa  rischia di diventare un bel problema dato che nel frattempo i 25.000 Euro promessi non sono arrivati.

E quelli saranno solo una boccata di ossigeno per continuare l’attraversata in apnea.

Bisognerà attrezzarsi comunque per programmare e sorvegliare i flussi di denaro in entrata ed uscita, non dico giornalmente ma quasi, per sapere quanto è profondo il mare in cui stiamo navigando e capire fino in fondo dove stiamo andando.

Aspettando che spunti il sole.

Scopri come fare a portare la tua azienda fuori dalla tempesta

 

 

 

 

 

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