Stavolta forse ci siamo.
Sembra infatti che il famoso Decreto Aprile sia diventato finalmente realtà.
Certo, nel frattempo è diventato “Decreto Rilancio”, dato che è stato approvato dal Governo solo a metà Maggio, con oltre un mese di Ritardo, e quindi non era il caso di chiamarlo ancora “Decreto Aprile“.
Poi 155 Miliardi non dovrebbero essere stati uno scherzo da trovare se pensiamo che la manovra 2020 ne valeva circa 32.
Dovrebbero appunto.
Perché, al momento, in Gazzetta Ufficiale non c’è traccia del Decreto Legge.
E, finché non esce lì, il Decreto fa parte del libro dei sogni.
Comunque, tanto per continuare a sognare, il comunicato Stampa del Governo che ha anticipato la manovra un po’ di cose le chiarirebbe.
Intanto che la Ragioneria dello Stato avrebbe fatto un passo indietro ed avrebbe dato il Via libera alla detrazione pari al 110 % della spesa.
Detraibile completamente dalle imposte in 5 anni ma soprattutto cedibile all’impresa che ti fa i lavori in cambio di un identico sconto invece di pagarla od alla Banca in cambio del finanziamento invece di restituire il prestito.
Poi, a leggere il Sole 24 Ore del 15 Maggio, parrebbe che se vogliamo spendere 100 € senza pagarli dovremo mettere il cappotto alla casa od al condominio dove abitiamo.
Oppure potremmo pensare di metterci la caldaia nuova sostituendo la caldaia tradizionale con una caldaia a condensazione o a pompe di calore.
L’importante è che questi 2 tipi di lavori, utilizzando materiali rispettosi di particolari requisiti minimi ambientali, facciano sì che la classe energetica dell’abitazione privata migliori di due posizioni.
Se poi non ce la facciamo a migliorare così tanto, possiamo sempre decidere di migliorare la classe energetica aggiungendo Pannelli fotovoltaici, impianti di accumulo o colonnine di ricarica per auto elettriche.
Ricordandoci magari poi di acquistare l’auto elettrica al posto della stufa fumante che ci porta in giro ora.
La spesa massima ? Per le case singole 60.000 Euro per il cappotto e 30.000 per la caldaia, moltiplicato nel caso dei condomini per il numero delle abitazioni presenti.
A cui possiamo aggiungere al massimo 48.000 Euro per pannelli, accumulo e colonnine.
E poi il decreto farebbe pure un’altra cosa buona: estendere la cedibilità della detrazione a tutte le detrazioni in materia edilizia già esistenti.
Fatti due conti al volo se nella casa del nonno dove andremmo ad abitare spendessimo, detraendoli al 110 %, 60.000 Euro per l’efficientamento, 20.000 per fotovoltaico ed accumulo e, usando le vecchie detrazioni, 100.000 per ristrutturarla e 50.000 per altri interventi di risparmio energetico, per un totale quindi di 230.000 Euro rischieremmo di tirarne fuori più o meno 60.000.
Da quando? A partire dal 1 Luglio a patto che il decreto vada in Gazzetta Lunedì 18 ed il Parlamento faccia le corse per approvarlo dato che ci sono 60 giorni dalla pubblicazione per convertirlo in legge.
Poi ogni giorno in più di ritardo sposterà avanti di un giorno l’inizio dei lavori scontati
A proposito: dov’è che si firma per continuare a sognare che tutto funzioni?
Aspettando che spunti il sole.
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